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Angelo Vassallo, il sindaco pescatore

  • Immagine del redattore: Francesco Garofalo
    Francesco Garofalo
  • 9 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Situato tra le colline e la costa del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Pollica è un borgo incantevole che conserva la purezza delle antiche architetture e una tradizione storica millenaria. Il paese si sviluppa sulle pendici della collina del Mulino a Vento, con una vista spettacolare sul Golfo di Palinuro.


Poi c'è Acciaroli, la frazione più rinomata di Pollica, con il borgo marinaro, con il suo pittoresco porto e le caratteristiche stradine. Un perfetto esempio di villaggio costiero cilentano.

Secondo alcuni racconti, Ernest Hemingway trasse ispirazione da Acciaroli per il suo celebre romanzo “Il Vecchio e il Mare”.


Il primo cittadino di questa località è stato Angelo Vassallo, meglio conosciuto con l’appellativo di “sindaco pescatore”. Eh sì, perché era un pescatore doc e, nonostante ad un certo punto della sua vita, ricoprisse diverse cariche politiche, non smise mai di svolgere l’attività di pescatore.


"Chi tene 'o mare s'accorge 'e tutto chello che succede", canta Pino Daniele, e Angelo si accorge giorno dopo giorno di tutto quello che succede a Pollica. Impone un modello amministrativo improntato al rispetto delle regole e dell'ambiente, su cui aveva scelto di investire come amministratore pubblico. Si oppone con tutte le sue forze contro ogni forma di speculazione edilizia e, soprattutto, sbarra la strada alla illegalità, alla corruzione e al malaffare.


Alla sua tenacia si deve anche il riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio UNESCO. Ma la sua azione e il suo impegno da fastidio: il 5 settembre 2010, alle 22 circa, mentre percorreva la strada che lo porta verso casa, qualcuno lo ferma. Viene barbaramente assassinato con nove colpi di pistola.


Ricordare la sua vita spezzata è un dovere e un impegno per ogni persona chiamata a ricoprire una carica amministrativa e ad indossare la fascia tricolore.


Un vecchio pescatore acciorolese dice di lui: "Angelo anch'io desidero ricordarti con un piccolo pensiero, dico piccolo però con il cuore grande. Tutto ciò che hai fatto lo hai costruito nel tuo cammino e tutti lo sanno. Ti ho insegnato a fare il pescatore, ma tu ci hai insegnato a fare il sindaco".

 
 
 

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